15 settembre 2013

I NUOVI VECCHI


Tanti li hanno votati.Gente di destra,sinistra,centro,in tanti hanno dato il loro voto al Grillo a 5 Stelle.Perchè in così tanti non ne potevano più della vecchia malapolitica,della politica ladrona che tutti i partiti facevano a destra,come a sinistra così al centro.
"Loro",i cinquestallati,assicuravano invece di essere davvero il nuovo, il cambiamento,la cesura con tutta la vecchia partitocrazia italiota che da più di 60 anni porta in scena la solita "piece".Lo spettacolo che ricorda tanto i sottintesi ed i significati allegorici della Commedia di Goldoni:"Il servo di due padroni",con Truffaldino(mai nome più significativo poteva partorire la genialità di Goldoni,anche se poi Streheler lo cambiò in "Arlecchino")personaggio principale.E nella politica italiana,quanti Truffaldini abbiamo conosciuto.E quanti Pantalone politici che si arricchivano facendo affari non esattamente "puliti".E quanti clienti,non proprio in odore di santità,frequentavano le locande dei vari Brighella del sottobosco politico-affaristico italiano.Ecco,di tutto questo s'erano stufati gli italiani,delle promesse pentastellate s'erano fidati gli elettori  che nel freddo febbraio politico-meteorologico fecero delle 5 Stelle il primo partito d'Italia.Ma nuovo non c'è stato,cambiamenti non ha portato lo show di Grillo.Anzi.Una politica oscura,incappucciata,estranea ai problemi della gente e perciò vecchia anch'essa è stata quella che il Grillo (parlante poco di democrazia,invero)ha fatto.
I grillini cominciarono il loro "canto" nei giorni delle elezioni del Presidente della Repubblica,proponendo l'ottantenne Stefano Rodotà come Presidente di questa sciagurata Terra Politica.Quel Rodotà deputato del PCI e poi del PDS sin dal 1979.Quel Rodotà che decine di cariche politiche ed istituzionali ha ricoperte,nella Prima come nella Seconda Repubblica.E questa sarebbe roba e gente nuova?Forse i ragazzotti pentastellati avevano un pò le idee confuse sul significato dell'aggettivo "nuovo".
Però "loro",i 5 Stelle,dicono che come roba nuova hanno portato la Rete.E su di essa essi fanno, via "streaming",il loro "outing".Tutti i parlamentari a fare analisi di gruppo e a straparlarsi addosso.A dibattere delle proprie diarie ed indennità varie.E i problemi della gente?Che gliè frega alla gente di "otuing" e di "streaming",quando non c'è lavoro e le fabbriche e i negozi chiudono e la gente s'ammazza per la disperazione?
Adesso,poi,i 5 stellati si arrampicano sul tetto del Palamento per non far toccare l'articolo 138 della Costituzione,per non farla cambiare questa Costituzione.Ecco,questa "spettacolare" arrampicata dimostra quanto sia vecchio il nuovo dei 5 Stelle."Non toccate la Costituzione".Come se questa Costituzione (frutto del compromesso DC-PCI)fosse idonea a interpretare il mondo nuovo emerso dopo la caduta del Muro.Come se fosse capace di affrontare i problemi di un'economia globalizzata.Come se fosse capace di rapportarsi al nuovo linguaggio mondiale,quello della Rete,proprio da loro tanto osannata.E allora cari,vecchissimi giovani pentastellati,difensori di un mondo che fu,statevene a casa a parlare con i vostri bisnonni.La Politica vera è quella che si fa parlando e guardando i problemi quotidiani della gente.Anche senza "streaming".

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