05 settembre 2013

A DIGIUNO : DI DECISIONI


File:Emma Bonino - World Economic Forum on Europe 2010.jpg

Forse sono io che sono disinformato.Sì,perchè in tutta sincerità questa cosa non ancora l'ho capita.L'Italia ha una politica estera?Come si colloca l’Italia negli schieramenti attuali e nella scelta del comportamento da tenere nella vicenda della Siria?Con gli Stati Uniti o con la Russia?Con la Francia o con la Germania?E dopo quello che è successo in Libia,come siamo messi nei confronti delle “primavere arabe” con il rischio di favorire le fazioni estreme dell’integralismo islamico?E chi la fa la politica estera italiana?Enrico Letta? Emma Bonino? Mario Mauro?Già.Perchè a questo siamo arrivati.Siamo arrivati al punto che ognuno dei 3 rappresentanti del governo va in giro nei consessi mondiali a parlare lingue diverse,disorientando i nostri interlocutori internazionali.Inevitabile,perciò,la domanda finale.Ma l'Italia ce l'ha una politica estera e se sì quale essa è?
Sulla Siria,per esempio, la linea è quella del digiuno di pace della Bonino e di Mauro (laica radicale la prima,ciellino il ministro della Difesa) in piena e amorevole sintonia con Papa Francesco?L’Italia è con Obama,con la Merkel o con Bergoglio?
Sarebbe bene dare delle risposte a queste domande che gran parte delle cancellerie si stanno ponendo.E darle alla svelta anche,perchè ci stiamo avvicinando al semestre di presidenza italiano dell’Unione Europea.Eppure nessun osservatore saprebbe prevedere, nell’eventualità di crisi regionali o globali,la collocazione dell’Italia.Non siamo né carne né pesce. Né umanitari né ideologici.Né occidentali né mediterranei.Né israeliani (se non a parole) né arabi.O forese siamo solo italiani,che non prendono decisioni sperando sempre nel solito italico stellone che poi,però,finisce per essere,più che uno stellone,le stelle e strisce americane dietro le quali nascondiamo la nostra ignavia.Siamo solo prudenti?Questo non sarebbe nemmeno un male,però una politica estera vera e seria ha pure bisogno di un pò di inventiva,di un pò di iniziativa in più,di un po’ più di chiarezza in più.E di coraggio,soprattutto.
C'è poi la questione dell'iniziativa del Pontefice per una giornata di digiuno,alla quale hanno aderito proprio i ministri Bonino e Mauro.Ad essi,però,sarebbe bene ricordare che entrambi fanno parte di un governo.E far parte di un governo significa (saper) prendere iniziative,decisioni,posizioni.E sarebbe bene ricordare loro che la parola "governare" deriva dal greco "kybernan" che significava originariamente  "reggere il timone" di un bastimento per dirigerlo secondo la rotta prestabilita.Già.Dirigere un bastimento verso una rotta.Ma verso quali lidi viene indirizzato il "Bastimento Italia" e qual'è la sua rotta?Un ministro,dunque,non può,non deve risolvere i problemi recandosi a Piazza San Pietro e digiunare,facendo finta di ignorare che là fuori,nel mare nostrum sono schierate le flotte americana e russa e che da un momento all'altro può accadere di tutto.Con l'aggravante che l'Italia è il Paese più esposto e per prima esposto ad ogni tipo di conseguenze che da una guerra ne deriverebbe,essendo uno dei Paesi dell'area del Mediteraneo più vicino alla zona delle operazioni.E allora ha ragione Giuliano Ferrara quando definisce il vostro "Il digiuno dei pavidi".(leggi qui)  http://www.ilfoglio.it/soloqui/19671                     

                            

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