Nemmeno una parola.Nel suo videomessaggio Silvio Berlusconi non ha detto nemmeno una parola sul Governo Letta.Ma quel silenzio sull'esecutivo nasconde (o meglio svela)tante cose.Sì,perchè il Cav. con il suo silenzio sulle sorti di questo sgangherato trabiccolo che è il Governo Letta,ha detto al Premier,al Pd (e a Napolitano):"Io il governo non lo faccio cadere.Però,siccome mi avete abbandonato al mio destino di condannato senza muovere un dito,vi bombarderò ogni giorno,rendendo l’aria politicamente irrespirabile.Vi terrò sotto schiaffo,perchè vi ho in pugno e sono sempre pronto a mostrare il pollice verso e a mandarvi a casa quando dico io,ma la responsabilità della crisi ve la beccate tutta quanta voi".E così Berlusconi scarica a sinistra l’onere di mettere a repentaglio la stabilità politica che è così a cuore all’Europa,quella stessa Europa che viene a dirci se l'IMU deve rimanere oppure no,se l'IVA deve essere aumentata oppure no.
Questa è stata la genialità del messaggio di Berlusconi.Far dipendere una crisi di governo non dalle sue vicende giudiziarie,ma dai provvedimenti economici che l'esecutivo adotterà.E così i dirigenti del PD si sveglieranno tutti i giorni con l'interiore rovello:subire le provocazioni di Forza Italia,dipendendo perciò "in toto" dall'avversario politico che potrà dettare tranquillamente la propria agenda politica,oppure reagire in preda all’esasperazione, e far cadere il governo alla faccia della stabilità?Che poi è proprio quanto vuole l'Uomo di Arcore.
Il gioco di Silvio appare chiaro quando dice che i suoi ministri "vigileranno per fermare il bombardamento fiscale".Quindi nessun ritiro della delegazione pidiellina dal governo,nessuna dimissione in massa dei parlamentari del centrodestra dal Parlamento.Non chiede loro di dare le dimissioni,ma di infilare i bastoni tra le ruote a qualunque manovra economica comporti tasse.Così,quando Alfano,Quagliariello & C chiederanno che cosa dovranno fare,Silvio confermerà che possono restare al posto loro,nessuno li chiamerà traditori.Ma intanto i "suoi" stanno già lavorando a mettere quei bastoni,cominciando dal piano per evitare l’aumento dell’Iva con ultimatum e minacce concentrate sul ministro dell’Economia Saccomanni.Su questa linea ci stanno tutti,i "ministeriali",le "colombe" e i "falchi".
E poi il ritorno a "Forza Italia",il ritorno a 20 anni fa,il ritorno al passato per ripartire per il futuro,nel quale ci sarà sempre lui "decaduto oppure no",come ha detto nel videomessaggio,perchè leader non si diventa con un seggio in Parlamento,ma se hai,come lui ha e ha avuto in questi 20 anni,un vasto consenso popolare,che nemmeno la feroce azione giudiziaria di questo Stato di NON-DIRITTO riuscirà mai a scalfire.E deciderà lui e soltanto lui quando e se mostrare il pollice verso al governo Letta,qualsiasi saranno le mosse che il Pd potrà mettere in campo,un Pd lacerato al suo interno da feroci lotte di potere.
Il problema,piuttosto,per il centrodesta è un altro o meglio due.Chi sostituirà Berlusconi?Ecco.Per il centrodestra italiano è arrivato il momento di dire che cosa vorrà fare da grande.E di dire,senza ipocrisie e giri di parole,che spazio avranno,al suo interno,gli uomini,le idee,le politiche liberali.Perchè da questo e solo da questo dipende il vero,serio,autentico cambiamento di questo Paese,di questa che è una "barca senza nocchiero" da oramai troppo tempo.