18 giugno 2013

E LE (5) STELLE STANNO A GUARDARE





























L’anno scorso hanno chiuso i battenti 380.000 imprese,oltre mille al giorno.Secondo quanto riportato dalla CGIA di Mestre,almeno un’impresa su due,delle piccole e medie imprese, pagano a rate i propri collaboratori,o si indebitano per poterlo fare.La pressione fiscale, per le imprese,è del 75%.Ed il livello in rapporto al Pil ha superato la soglia del 44%.Ed intanto si scopre che nei bilanci dell’Inps c’è un buco di oltre 10 miliardi di euro,e sempre lo stesso ente,fa sapere che in Italia le prestazioni pensionistiche inferiori ai 1000 euro,sono il 77% del totale,e oltre 2,4 milioni di pensionati ricevono un assegno inferiore a 500 euro mensili. Somme che per l’esiguità e il crescente costo della vita,condannano i percettori a vivere in condizioni di crescente indigenza,soprattutto in età avanzata.Ed ancora. I disoccupati sfiorano i 3 milioni.Il tasso di disoccupazione è intorno al 12%,quella giovanile è prossima al 40%,con picchi vicini al 50% al sud.E poi c’e un numero considerevole di cassaintegrati in forza ad aziende che non avranno mai la possibilità di riprendersi da questa crisi,e perciò presto diverranno disoccupati in pianta stabile.Senza parlare del dramma degli esodati la cui responsabilità ricade interamente sulla follia govenativa di Monti,Fornero & Company.Nell’ultimo anno,nonostante la spremitura di tasse operata dal Governo Monti,il debito pubblico è aumentato di oltre 80 miliardi di euro superando la barriera dei 2000 miliardi, cosa mai verificatasi prima.E nello stesso periodo il PIL è crollato del 2,4%.La produzione industriale è crollata a livelli che non si vedevano da decenni,così come sono crollati i consumi.Un numero considerevole di famiglie possono arrivare a fine mese solo intaccando i risparmi accumulati in una vita o grazie all'aiuto delle generazioni passate.
Le imprese italiane negli ultimi sei anni hanno perso oltre 500 miliardi di euro di fatturato.Con la riforma delle pensioni della Fornero ci dicono che dobbiamo lavorare oltre 40 anni,e ci potebbe anche stare.Ma in queste condizioni questo significa trascorrere oltre un quarto della vita lavorativa in profonda crisi.E non è escluso che le crisi economiche prossime venture non siano ancor più frequenti o meno profonde di quella attuale.Se questo è il quadro macroeconomico,il quadro politico è,se si può,anche peggiore.Siamo all’ingovernabilità totale e,con ogni probabilità,passeranno ancora mesi prima di poter avere un esecutivo capace di governare.Per quanto qualificato possa essere,che un nuovo governo possa invertire questa tendenza,è solo un pia illusione.
Le attività produttive ed il tessuto imprenditoriale sono perennemente al servizio di un apparato burocratico/amministrativo degno della peggiore Unione Sovietica.E la conseguenza drammatica a tutto questo potrebbero essere (saranno?)scontri sociali,rivolte,nelle quali potrebbero attecchire nuove forme di terorismo,se solo si pensa a possibili svendite di interi settori industriali,alla perdita dei diritti acquisiti,ad una compressione dello stato sociale,all'incremento di una sempre crescente povertà diffusa.
Di fronte a tutti questi numeri,difronte a questa drammatica situazione,il Movimento 5 Stelle,cioè il primo partito italiano,la forza che ha ottenuto alle ultime elezioni politiche più di 8 milioni di vti,discute di streaming,di Rete,di rimborsi spese,di cacciata dei parlamentari che vanno in tv o che vogliono semplicemente democraticamente discutere all'interno del Movimento,perchè nel Movimento discussione e regole e democrazia non ci sono.Ecco,difronte a questa situazione,le Cinque Stelle dell'Italia se ne sbattono.Difronte a questa infinita crisi economica le Cinque Stelle,come nel romanzo di Cronin,stanno a guardare,del tutto incapaci a fare poposte,senza far capire al loro elettori che li hanno votati solo per protesta,perchè sono in Parlamento,chi essi siano,che cosa vogliono,che intendono fare per questo Paese.Un Paese che intanto continua a andare a picco.

Nessun commento: