31 luglio 2012

COME PRIMA

Senza ipocrisie.Senza infingimenti.Nessun "politically correct".A me che Federica Pellegrini abbia perso così malamente nelle "sue" gare dei 200 e 400 stile libero alle Olimpiadi di Londra 2012 non dispiace affatto.Anzi,a dirla tutta,mi fa anche piacere.Perchè?Beh,molto semplice.Perchè a me come a tanti altri suoi veri tifosi in tutti questi mesi è venuta crescendo dentro,sempre più forte,una gran rabbia.Perchè "Fede" non era più lei.Perchè Fede era divenuta un'altra,era tutt'altro.
Perchè mentre lei ostentava tutta la sua vita privata in ogni dove ed in ogni occasione mondana,mentre lei faceva foto e interviste col suo nuovo fidanzato.Mentre faceva foto abbastanza osè su Vanity Fair e altre riviste patinate.Mentre si presentava,superfotografata e da tutti osannata sul palconscenico del Teatro Ariston al Festival di S.Remo,con una vertiginosa scollatura dorsale.Beh,sì,insomma.Mentre Federica si lasciava "accalappiare",trascinare,inebriare da questo vuoto,finto mondo fatuo,le altre sue rivali americane,francesi,australiane e tante altre ancora,continuavano ad allenarsi duramente in piscina ed in palestra,proprio in vista delle Olimpiadi di Londra.Continuavano a far sacrifici,cercando di contemperare studi e nuoto.Sacrificando il proprio tempo libero e rinunciando ad un bel pezzo di vita privata affettiva e familiare.
Ed ora che l'osannante popolo "federiciano" comincia a scendere dal carro della vincitrice,ora che le luci di quel mondo cominciano non dico a spegnersi,ma quantomeno ad abbassarsi,ecco che lei,"Fede",si ritrova più sola.Mentre le sue avversarie festeggiano con le medaglie appese al collo,lei rientra in un cono d'ombra.Mestamente.Sconsolatamente.
Sì "Fede".Fai bene.Stacca un pò la spina,come hai detto di voler fare.Concediti un anno sabbatico,durante il quale pensa e ripensa a tutti questi mesi,alle sfavillanti luci di quel mondo che ti ha ingannata e che adesso,dopo averti "usata",ti getta via e ti mette da parte.
Piano,piano,un pò alla volta,ricomincerai a tornare in piscina ad allenarti,lasciando perdere interviste,flash,calendari e festival della canzone italiana.E ritornerai ad essere come "prima".Ritornerai ad essere la "vera" Fede.E non importa se magari vincerai un pò meno.In compenso ritroverai quella che eri quando avevi appena 16 anni e conquistavi tutti gli italiani con la tua simpatia ed il tuo sorriso.Il resto non ha importanza.

22 luglio 2012

LETTURE LIBERALI


Scriveva il grande siciliano Leonardo Sciascia nel suo romanzo "Il giorno della civetta":" Forse tutta l'Italia va diventando Sicilia... A me è venuta una fantasia, leggendo sui giornali gli scandali di quel governo regionale:(... )la linea del caffè ristretto,del caffè concentrato,sale come l'ago di mercurio di un termometro, questa linea del caffè forte, degli scandali: su su per l'Italia, ed è già, oltre Roma... »
Davvero.L'Italia come la Sicilia.La Sicilia come l'Italia.Un gioco (perverso) di specchi nei quali si riflettono i mali di questo nostro Paese.
La Sicilia e l'Italia vivono la loro condizione di Corpi Malati.Senza che mai un "medico" sia mai intervenuto,senza che mai un "medico" abbia avuto la volontà di intervenire.Per curare le "malattie".Con un'altra medicina,magari.Dandone delle altre,forse.Insomma,fuor di metafora,la malapolitica italiana e siciliana hanno sempre impedito a questo Paese di avere futuro,di crescere,di cambiare."Cambiamento".Come aveva ragione,nel "Gattopardo",don Fabrizio,principe di Salina,nel suo realistico e disincantato pessimismo!Sconosciuta per lui era in Sicilia la parola "cambiamento".E sconosciuta è ancora oggi in Italia questa parola.Perchè i politici sono sempre quelli di 40 anni fa,perchè la politica è sempre quella di 70 anni fa,quando è cominciato il "cammino" repubblicano.Ecco.Questo spiega perchè la Sicilia,come l'Italia, siano sempre in coda agli altri paesi.
E' forse stata la paurosa crisi economica internazionale a rendere ancora più evidente questa realtà.A far esplodere contraddizioni evidenti,reticenze latenti.
E così un Governo nazionale,che,di fatto,ha comissariato la Democrazia ed il Parlamentarismo italiano,ora minaccia di commissariare il governo regionale siciliano.E mentre questo stesso governo dice di voler "tagliare" (chissà quando,chissà se per davvero,chissà se nelle giuste direzioni) la pachidermica,inefficace,sovraffolata macchina della Pubblica Amministrazione italiana,si scopre che la Sicilia ha oltre 25.000 dipendenti assunti per fare chissà cosa.Magari per consulenze per la salvaguardia di piante rare,o come maestri di sci,come qualche giornale ha raccontato.
E mentre il sistema pensionistico italiano viene modificato,tutto l'apparato politico-burocratico siculo-italiota continua a fruire,a Roma come a Palermo,di incredibili pivilegi economici e pensionistici,alla faccia della crisi e delle riforme "strutturali".
Perchè questo accade nel "sistema" Sicilia?Forse perchè la Sicilia è "diversa"?.Forse perchè è "autonoma"?.Forse perchè è "speciale",come recita la Costituzione?No,certo che no.La Sicilia non è "diversa" nè "speciale".La Sicilia E',solo e semplicemente,l'Italia.Ed è quindi l'Italia,nel suo complesso,ad essere "diversa" dal resto delle democrazie occidentali.Diversa nella politica,certo.La politica di Roma.La politica siciliana.Ma ad essere "speciale" è anche il perverso sistema giudiziario che ha preso in ostaggio questo Paese.Perchè a Palermo come a Milano perversi e mostruosi sono i poteri e i privilegi  che si attribuisce la Magistratura italiana.La quale,tracimando dai suoi confini istituzionali,continua da decenni a deviare il corso normale della Democrazia italiana,continua a distorcere volontà elettorale e voto popolare perchè non funzionali al proprio disegno di allucinante Stato kafkiano-orwelliano.
Ritorna la domanda.Perchè tutto questo a Palermo come a Roma?Forse la risposta è di una semplicità sconcertante.Perchè in questi 70 anni di Repubblica nè a Roma nè a Palermo,nè in nessuna altra parte d'Italia si sono fatte letture che comprendessero la parola "cambiamento".Letture liberali,naturalmente.

14 luglio 2012

SE MOODY'S SBAGLIA,TUTTO VA BENE ?

L'ultimo giudizio di "Moody’s" sullo Stato dell'economia italiana è stato davvero pesante.L'agenzia di rating ha infatti tagliato di due "notch" (per l'esattezza  da Baa2 a A3) e cioè appena due gradini sopra il livello “junk” (letteralmente spazzatura).Difronte alla valutazione dell'agenzia di rating,la risposta del Capo del Governo  Monti è stata furibonda:"Il giudizio di Moody's è del tutto ingiustificato e fuorviante perché non tiene conto del grande lavoro che questo Paese sta facendo ".
Ma sul giudizio di "Moody's" c’è stato,da tutte le parti politiche ed economiche,un profluvio di critiche,sdegnate,stizzite,scomposte,tutte indirizzate a mettere in dubbio la valutazione dell’agenzia di rating.E tutti,o quasi,hanno fatto riferimento alle indagini che sulle tre "consorelle",Moody's,Standard & Poors e Fitch sta già da mesi,svolgendo la Procura di Trani.Certo.Quando un'agenzia di rating emette valutazioni nel cuore della notte come ha fatto Moody's,qualche dubbio su attività di speculazioni in corso è più che fondato.
Però,c'è un però.Anzi.Diversi però.Anzitutto il "Bocconiano" Monti,che ora accusa Moody's" di giudizi "ingiustificati e fuorvianti",dovrebbe essere un pò più cauto nell'emettere a sua volta giudizi.Perchè lui,il "Bocconiano" nel mondo delle agenze di rating ci ha bazzicato e non poco,essendo stato consulente "internatiol advisor" proprio di Moody's e quindi sa benissimo quali siano e come funzionano i parametri di valutazione delle Agenzie di rating.
E poi ci sono i politici.E poi c'è la grande stampa che,per "giustificare" la propria azione di sostegno al Governo Monti, si sono stracciate le vesti difronte al giudizio di Moody's.A tutti questi soggetti andrebbero ricordati i tempi nei quali le valutazioni delle tre agenzie di rating venivano prese per oro colato.Quando,ad esempio,"Repubblica",durante il Governo Berlusconi,rendeva noto,con immensa soddisfazione,non il declassamento,ma la sola possibilità che questo avvenisse.
Giudizi negativi sui gudizi di Moody's,dunque.Da parte di tanti,da parte di troppi. Tutti,però,non possono fingere di ignorare che l’occupazione non cresce,anzi.Lo spread si mantiene stabilmente oltre i 450 punti di differenziale,la Grecia non è salva,la Spagna è malata ed il rischio contagio per l'Italia rimane.Ed allora forse Moody’s è ingenerosa,forse i nostri titoli di stato non sono proprio “spazzatura”,ma tutti i Professori governativi che si vantano di aver "piegato" la politica della Merkel alle volontà del governo italiano non si rendono forse conto della sensazione che essi stanno dando all'uomo comune,di brancolare paurosamente nel buio o di essere sull'orlo del precipizio,come ha detto il Presidente di Confindustria.Ed allora sarebbe bene che il "Bocconiano" e con lui tutti i professoroni governativi smettessero di prendersela con questa o quella agenzia di rating, o con fantomatici “speculatori”, concentrandosi invece sul merito:i voti assegnati dai mercati sono bassissimi,e purtroppo ono quelli che contano,al di là delle valutazioni delle agenzie di rating.
Il guaio è che quei voti non bocciano solo "questo" Governo e le sue politiche economiche.Il guaio è che ad essere coinvolti in questa bocciatura siamo tutti noi italiani,che quel Governo non abbiamo voluto.Che quel Governo non abbiamo votato. 

10 luglio 2012

VERY BAD, MR. MONTI


E mica le manda a dire Giorgio Squinzi,neo Presidente di Confindustria,al Governo Monti.E mica sono teneri i suoi giudizi!.Un voto alla politica economica del governo?Tra il 5 e il 6 (più 5 che 6).E stentato,per giunta....Un  giudizio sulla "spending"?"Pura macelleria sociale".La riforma del mercato del lavoro?"Una boiata".E lui,il SuperMario nazionale si è imbufalito,caspita se si è imbufalito.E ha contrattaccato a testa bassa:" Dichiarazioni di questo tipo fanno aumentare lo spread, i tassi di interesse e incidono non solo sul debito pubblico ma anche sulle imprese" ipse dixit..
In realtà il giudizio di "macelleria sociale" espresso da Squinzi è solo l'ultimo round di un match sempre più duro tra Governo e Confindustria.Sì,perchè poi non è che sia solo Squinzi ad esprimere giudizi più che negativi su questo Governo.Anche l'ex Presidente di Confindustria,Lady Emma Marcegaglia,in un'intervista al Financial Times,definì «Very bad»,il disegno di legge presentato da Monti sulla modifica all'articolo 18.E i giudizi critici di Squinzi sui tecnici hanno talora assunto toni di velenoso sarcasmo.Come quando,ad esempio,il Presidente degli industriali disse a proposito del Premier:"Parla un tedesco perfetto e perciò ha buone opportunità di convincere Angela Merkel sulla necessità degli eurobond o altre misure di sostegno degli Stati in crisi".E ancora.Mentre il premier era impegnato nel Consiglio europeo,il numero 1 di Viale dell'Astronomia parlò,senza mezzi termini,di un'Italia sprofondata nell'abisso" a causa delle scelte recessive adottate dall'esecutivo.
E anche sul quotidiano degli industriali   "Il Sole 24Ore",Guido Gentili andò all'attacco: "Monti (.....) non è riuscito a scrollarsi di dosso tutti i condizionamenti politici e sindacali per puntare più in alto. Poteva fare di più? Francamente sì".
E forse è stato per questo che il Prof. si "lamentò" di essere stato abbandonato dai cosiddetti "poteri forti": (...)"I poteri forti rappresentati anche da Confindustria e da qualche "grande giornale italiano"- accusò il premier- "hanno abbandonato l’appoggio a me e al mio governo".
Insomma volano gli stracci tra Governo e Confindustria.Siamo ai pesci in faccia.Eppure gli industriali dovrebbero pur ricordare quello che è avvenuto solo pochi mesi fa.Gli industriali dovrebbero ricordare i tappeti rossi che stesero all'ascesa di Monti a Palazzo Chigi.Gli industriali,dovrebbero ricordare le grida imperiose lanciate dalle colonne del loro giornale,"Il Sole24 Ore":"FATE PRESTO!",con le quali sponsorizzavano,di fatto,il governo tecnico del "Bocconiano".

E già.Bisognava far presto,nel novembre 2011,a cacciare Berlusconi,perchè lo spread era salito "addirittura" a una media di 300 punti di differenziale,mica ai costanti 485 giornalieri di questi mesi "bocconiani".Bisognava far presto ad insediare un governo di tecnici e professori,un governo di "Migliori",di "Gente Eletta",mica un governo votato dalla "Gente Normale".E a Lady Marcegaglia,all'epoca Presidente di Confindustria,che ora definisce "very bad" le politiche economiche del Governo Monti,forse sarebbe opportuno ricordare in quali modi e in quali toni,un giorno sì e l'altro pure,dava addosso (e di brutto) al governo degli "incapaci" Berlusconi e Tremonti.
E allora,caro Squinzi,chi è causa del suo mal pianga se stesso.Non lamentatevi,voi industriali,adesso che avete constatatato che il governo anche da voi voluto,questo "governicchio" tecnocratico,non sa impostare riforme strutturali,non mette in atto misure sulla crescita,sullo sviluppo,sugli investimenti,sul credito bancario.Non lamentatevi se questo Governo "Migliore"non liberalizza e non privatizza.Se non paga i propri debiti alle industrie che lavorano con le Pubbliche Amministrazioni.Se non ha affatto escluso,ma solo rinviato,l'aumento dell'IVA al 23% con tutto quello che ne consegue per la produzione industriale.
Pensateci meglio la prossima volta,voi industriali.In fondo è meglio un governo "eletto" che un governo di "Eletti".