10 settembre 2019

QUEST'ARIA DI SETTEMBRE











Chissà perchè tanti cantanti e cantautori,da Luca Carboni a Peppino Gagliardi,dalla Premiata Forneria Marconi ad Alberto Fortis,da Andrea Bocelli a Lucio Battisti e tanti altri ancora,hanno dedicato alcune delle loro(a volte delle loro più belle)canzoni al mese di settembre.A pensarci bene,forse settembre è un pò come l'ultimo dell'anno. Finisce una stagione e un tempo,il tempo dell'estate,nel quale erano state riposte speranze di sole,di luce,di un tempo migliore. Ora arriva,invece,un tempo più freddo e più buio,anche dentro l'anima.Ed allora si comincia ad aspettare un tempo nuovo,un tempo cambiato.Si fa il riassunto di ciò che è stato fino a quel punto dell'anno e si costruiscono sogni,si sperano speranze per i giorni che verranno.E' come se si venisse colti da un nuovo entusiasmo,come quello che si provava quando si tornava a scuola,con i diari e il profumo dei libri freschi di stampa.E come allora c'era la curiosità di conoscere compagni nuovi,ora c'è la voglia di conoscere persone nuove,imparare nuove cose e posti nuovi da mettere dentro l'anima. E questo cambiamento lo respiri anche nel profumo dell'aria dei campi,nel profumo dell'uva che,appena vendemmiata,si trasforma in mosto e poi ancora in vino.
Settembre, con la fine dell'estate, non si porta via solo una stagione,ma anche una parte di noi.Ci invita a cambiare,ad aggiungere o lasciar andare qualcosa,ma comunque a cambiare.A settembre non si fà solo un cambio di abiti perchè cambia la stagione,ma si fa anche un cambio di intenzioni,perchè vogliamo,"dobbiamo" credere fermamente di meritarci una pagella migliore,dei voti più alti.A settembre rientriamo nella nostra regolarità quotidiana con un senso di stordimento, perché sentivamo molto più umano e naturale il nostro ritmo vacanziero,sentivamo spontaneo il nostro aprirci verso gli altri.Adesso,insieme a noi cambia la natura,con la sua terra e il suo cielo.Le foglie,i frutti,gli alberi,si dipingono di colori più caldi,quasi a volerci anticipare il calore delle nostre case d’inverno e lo scoppiettare della fiamma nel camino. Le giornate si accorciano e quanto è odioso,al mattino,quel suonare della sveglia,che richiama al dovere,agli impegni con gli altri,ma in fondo anche con noi stessi.E così ci si alza ancora nella penombra del buio della notte.E al rientro dal lavoro,dopo essersi sbattuti su metro,pullman e scassatissime ferrovie regionali,per la stanchezza accumulata nella giornata non hai nemmeno la forza e la voglia di stare a giocare per un pò con i tuoi bambini.E così perdi pezzi di vita e di cuore. Bisogna approfittarne,allora, di questa spinta vitale che la natura ci regala a settembre,di questi cambi di stagione che gridano ad alta voce "ciak,si gira",non sentirsi già ai titoli di coda di una esistenza che non va. Bisogna trovarla la forza e l’ispirazione di cambiare,per avvicinarci sempre di più alla versione migliore di noi stessi,con quest'aria di settembre che dà voglia e senso di cambiare.Ognuno la deve trovare la propria forza e la propria dimensione di spirito nei posti desiderati del cuore e della mente. Per questo settembre è un mese speciale e diverso dagli altri.Sulla porta del cuore un cartello:"Non disturbare.Lavori in corso.Lavori di cambiamento,lavori di ricerca felicità".

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