11 novembre 2016

LO CHOC DEI RADICAL CHIC

Risultati immagini per trump radicalchic


Piaccia o non piaccia, Donald Trump è divenuto il 45° presidente degli Stati Uniti d’America. Certo,alcune sue affermazioni in campagna elettorale sono state davvero incredibili e sconcertanti.Ma intanto la gente ha ugualmente votato per lui(ed è questo il bello della democrazia,per fortuna).Al contrario qui in Italia sono ormai 5 anni che al popolo non è dato scegliere il proprio governo nazionale.Trump ha raccolto il voto urbano di masse di persone disilluse dall’attuale establishment di matrice democratica.Inoltre Trump ha avuto gioco facile nel capitalizzare il grande malcontento popolare.Il potere d’acquisto delle classi medie è notevolmente diminuito e quello che guadagnano milioni di cittadini americani non è più sufficiente a garantire gli standard di benessere di un tempo.Tutto questo non poteva non essere il terreno di coltura ideale per l’indignazione   popolare che ha acceso gli appelli emotivi di Trump al protezionismo e a “una nuova grande America”.In realtà l’insoddisfazione per la politica tradizionale e i partiti che ci sono in tante parti del mondo hanno pesato molto di più che la campagna sessista o i commenti razzisti che caratterizzano il vocabolario del tycoon. Di fatto, abbiamo assistito ad un nuovo capitolo di una crisi di sistema che lega il voto delle presidenziali Usa al trionfo della Brexit britannica e ad un aumento globale del populismo.A competere con Trump c'era una Hillary Clinton percepita lontana dai reali problemi della gente e fortemente identificata con il volto peggiore del potere politico.Ma Trump non si è dovuto battere solo contro Hillary.Con la Clinton,infatti,si è schierato tutto quell'establishement della grande comunicazione di massa e della grande finanza.Ma anche tutto quel mondo radical chic dello spettacolo cinematografico e musicale:da Bruce Spingstreen a Madonna,da George Clooney a Robert De Niro(che ora,per protesta contro l'elezione di Trump vuole venirsene a vivere in Italia);da Kate Perry a Lady GaGa,Elton John e Meryl Streep.Ma poi è venuto il risultato elettorale e lo choc per la stampa e i radical chic(americani ma non solo)è stato totale.Gli imbarazzatissimi grandi quotidiani americani si sono subito rimangiati la campagna di odio riversata contro il neo presidente in questi mesi.“Trump triumphs”, titolavano all’unisono il New York Times e il Washington Post. Solo un secco “President Trump” per il Wall Street Journal.Se negli Usa i media si cospargono il capo di cenere,i giornalisti italiani,soprattutto quelli dell’intellighentia una volta cosiddetta di Sinistra, hanno fatto una figura da provinciali.“Trump è un guaio mortale”,aveva sentenziato il 6 novembre il fondatore di Repubblica Eugenio Scalfari.Quasi profetico l’attuale direttore del quotidiano del Gruppo Espresso,Mario Calabresi,secondo il quale“sarebbe irragionevole Donald Trump alla Casa Bianca”.Catastrofista si era dimostrato Gianni Riotta, il quale il 1 novembre scriveva che “Trump presidente sarebbe un azzardo totale,mischiando la resa totale a Mosca con sprazzi di belligeranza isterica”.E poi Vittorio Zucconi (“Trump pensa che i codici nucleari siano numeri di telefono di modelle e starlette disponibili”) e Beppe Severgnini(“Nessuno,da sobrio,affiderebbe a Trump la guida della prima potenza del mondo”).
Adesso che tutto è finito si è costretti ad assistere in tv a manifestazioni e cortei organizzati negli USA per "protesta" contro il voto a Trump.Protesta?E per cosa?E contro chi?Contro la gente che si è permessa di usare la parola "Democrazia",votando come gli pareva?Ma forse sono stati proprio quegli atteggiamenti di sufficienza intellettuali e radical chic,americani,europei e naturalmente anche italiani,a incattivire il clima politico di queste elezioni presidenziali americane.E anche qui in Italia,dove si aspettava di celebrare,da parte di quegli ambienti più o meno intettualoidi,la vittoria di Hillary,si vedono in tv,si leggono sui giornali,rabbiose trasmissioni (in un tg al blogger è capitato di sentire(letterale):"la VERA America ha votato per la Clinton").E si leggono isterici articoli contro Trump che fanno capire quanti ottusi e presuntuosi italioti "tifosi" radical chic avesse anche da queste parti la Clinton.Con un grande sprezzo per la Democrazia.Ma anche con un infinito sprezzo del ridicolo.





4 commenti:

Julia ha detto...

Che cosa c'è di più drammatico dello spettacolo che abbiamo visto ripetersi tante volte e che vedremo senza dubbio ancora per molto - il giudizio popolare che mette alla prova nelle varie cariche i candidati eletti - tenendosi in disparte, per così dire, e osservandoli per un poco nelle loro azioni per dar poi invariabilmente, alla fine, la giusta, l'esatta ricompensa loro dovuta? Dopo tutto io credo che la parte più sublime della storia politica, il suo culmine, attualmente è fornita proprio dal popolo .... Non conosco nulla di più grande, né migliore esercizio, né migliore digestione, né più positiva prova del passato, risultato trionfante della fede nell'umanità, di una ben combattuta elezione...

Walt Whitman

Ciao Clem, volevo farci un post con questa frase e forse lo farò...
Mi chedo come mai gli italioti non abbiano levato un fiato dopo le varie elezioni dei presidenti del consiglio voluti da chissachi non certo da chi ne aveva il diritto, forse gli italiani non sanno nemmeno più che cosa sia la democrazia, la cosa importante è non togliergli il cellulare e i social network, poi va bene tutto...
Buon novembre Clem
Julia

Clem ha detto...

La frase di Whitman che hai riportato sembra scritta apposta per commentare le elezioni americane.Certo,non condivido affatto alcune affermazioni espresse in campagna elettorale di Trump di stampo sessista,razzista e isolazioniste,ma credo che l'esercizio del mandato costringerà il nuovo presidente a rivedere molte sue posizioni.Ma intanto il popolo sovrano lo ha votato così come in Francia ha votato la Le Pen ed in Inghilterra si è è espressa a favore della Brexit(tra l'altro veniva paventato-forse minacciato- il pericolo di un "failure" dell'Inghilterra a seguito della fuoriuscita dalla UE ma poi niente del genere è accaduto).Tutte queste posizioni hanno raccolto l'esasperazione dei cittadini verso una politica europea e mondiale imbelle ed incapace.Ma questo è il volere del popolo e va rispettato.In Italia invece stiamo soddisfacendo,dietro interessi delle banche e della finanza internazionale una falsa politica del rigore con governi senza nessuna legittimazione popolare.
Mi farebbe piacere davvero leggere un tuo post sulla materia....conoscendo il tuo spessore culturale non potrebbe che essere di grande interesse.
Buon novembre anche a te,Julia
Clem

Julia ha detto...

Purtroppo caro Clem devo deluderti, il mio post si limiterà alla semplice trascrizione della frase di Whitman. Non scrivo più di politica da tanto tempo dopo che mi sono arrivati una marea di messaggi di insulti da chi ovviamente non la vedeva come me. Non c'è correttezza e rispetto delle idee altrui soprattutto se non stai dalla parte di chi comanda. Sicuramente imparano dal bullo di Firenze che non ama i confronti, non ammette e riconosce la realtà dei fatti e vuole vincere perchè ormai non può più fare a meno della notorietà, del lusso anzi stralusso che si concede insieme a tutta la sua cerchia a spese dei contribuenti.
Comunque questa non è più politica, per me si è fermata a De Nicola e Einaudi...
Ciao
Julia

Clem ha detto...

Sì,ero andato sul tuo blog e ho visto che avevi riportato solo la frase di Whitman che avevi richiamato nel tuo commento qui da me.Hai ragione,purtroppo.In Italia c'è un tale clima di intolleranza che è praticamente impossibile esprimere il proprio pensiero se non è "politically correct".Giornali e tv,con le loro interviste-tappetino, stanno facendo passare l'omuncolo di Firenze come un grande statista.E nessuno che abbia il coraggio di dire che "il re è nudo". Attraverso le tue visite al mio blog(e di questo te ne ringrazio)avrai notato che,tranne rare eccezioni,oramai è da tempo che anch'io non scrivo più post politici.Questo tipo di politica e questa classe di politicanti men che mediocri(tutti,senza eccezioni)mi hanno tolto la voglia(perché nauseato) di scrivere di quella cosa che dovrebbe essere così nobile come la politica.
Ciao Julia
Clem