12 ottobre 2014

IL MALE DI VIVERE






Il 12 ottobre 1896 nasceva Eugenio Montale.Il poeta del "male di vivere".Della negatività,nel senso di non saper dire,perchè l'angoscia di vita che pervade l'uomo è tale da non far trovar parole sufficienti sulla capacità dell'uomo di capire,sulla capacità e la possibilità,per l'Uomo,di vincere la sua battaglia quotidiana con la vita,con l'esistere.


Il tema della poesia di Montale fu sempre il male di vivere,la coscienza della sconfitta dell'uomo prigioniero di un mondo di cui gli sfuggono le premesse e le conseguenze.
E' l'angoscia che spinge Montale a scrivere. L'angoscia e la coscienza dell'inutilità di ogni battaglia;ma questo pur tuttavia non gli faceva assumere un atteggiamento pietistico e rassegnato.La certezza della sconfitta non presuppone l'abbandono della speranza,che anzi sopravvive e si fa più evidente nel versi dedicati al mare, laddove questo è visto come termine positivo,come autentica lezione di vita.Se non è allora possibile trovare una risposta all'inutilità del vivere,allora è necessario conservare almeno l'aspirazione a che questo possa un giorno più o meno lontano,avvenire.
Che può offrire all'uomo,allora,la poesia?Qualche storta sillaba e secca come un ramo,dice Montale.Non certo risposte, nè tantomeno certezze.Tutt'al più la coscienza di ciò che non siamo,ciò che non vogliamo.La poesia ha valore in quanto documento di un male di vivere dalle proporzioni cosmiche

2 commenti:

julia ha detto...

Adoro la poesia. Ho letto di tutto ma succede che mi deve piacere e prendere già alla prima lettura e capita anche che molte poesie acclamate a me non dicano nulla. Ci sono poeti che puoi leggere sempre e altri solo in certi momenti, Montale è uno di questi, almeno per me.
Apprezzo la sua moralità ma non completamente il suo malessere esistenziale..
Ti lascio una citazione di Whitman che trovo bellissima:

Le parole delle vere poesie vi danno ben più che poesie,
vi mettono in grado di creare voi stessi poesie, religioni, politiche, guerra, pace, norme di condotta, storie, saggi, vita quotidiana e ogni altra cosa, equilibrano ranghi, colori e razze, credi e sessi, non perseguono la bellezza, ma ne vengono perseguiti, sempre, toccandoli, accosto a loro, segue la bellezza, che arde dal desiderio ed è malata d'amore.

Ciao Clem
Julia

Clem ha detto...

Anche se ho fatto un post su Montale,ti confesso,Julia,che preferisco la narrativa...naturalmente,però,ci sono poeti che ti colpiscono nel profondo e che sanno farti suscitare emozioni incredibili....
Bellissima e straordinaria la citazione di Whitman....non a caso,ne "L'attimo fuggente" Whitman è uno dei poeti "estinti" ("Dead Poets") che l'insegnante (Robin Williams nel film)e la "setta" composta da un gruppo di studenti andava a leggere la sera in una in una grotta vicino la scuola...
Grazie Julia per i tuoi passaggi e buon fine settimana
Clem....