27 gennaio 2014

INCIAMPARE NELLA MEMORIA



 

27 gennaio.Il giorno della Memoria,il giorno della Shoah. Eppure c'è chi non vuole ricordare, c'è chi vuole dimenticare,vuole perdere "quella" memoria.Come Elena Lowenthal,per esempio.Scrittrice e traduttrice italiana di origini ebree,ella si scaglia in maniera impietosa contro la celebrazione del Giorno della Memoria.Come si fa a fare i conti con una vicenda così?A pensare che possa lasciarti in pace anche soltanto un momento?Te la trascini dietro,invece,inevitabilmente.Sai che ci stai dentro e non ne esci più”.Altro che Giorno della Memoria.Ci vorrebbe quello dell’oblio.Non perché sia vuoto,anzi.L’oblio non si fa con il vuoto,ma con il pieno,come il troppo pieno.È una forma di difesa dall’angoscia,è una pulsione di vita, l’oblio".Questo l’amaro sfogo della scrittrice che così inizia il suo "Elogio dell’Oblio".....Chissà.Forse davvero il dolore,quello vero,ha bisogno solo di silenzio,di rispetto,di una riflessione ed elaborazione personale,non di discorsi e parole roboanti e magniloquenti come quelli che si fanno ogni 27 gennaio di ogni anno,solo per coprire un’imbarazzante vuoto di contenuti.Anche il filosofo Adorno la pensava così:“scrivere una poesia dopo Auschwitz è un atto di barbarie”.Ma allora dobbiamo mettere a tacere oltre sei milioni di morti,che,come scrive Hannah Arendt ne "La banalità del male",pure accuseranno nel silenzio dell’aldilà i loro boia e i loro carnefici?Certo che no.Probabilmente,però,quello che la Lowenthal contesta non è tanto la memoria in sé,quanto la strumentalizzazione,la politicizzazione che di questa è stata fatta:si ha memoria della "Memoria" solo per organizzare eventi, incontri,celebrazioni.E quasi tutti questi eventi sono intitolati:“Ricordare perché non accada mai più”.Ma dopo la Shoah sono forse cessati i genocidi e le pulizie etniche?A Srebrenica non è successo niente?Allora, perché ricordare?Così la Lowenthal.Ma c'è chi,invece,vuole ricordare,o,per meglio dire,vuole "inciampare" nella Memoria".Così come ha fatto l'artista tedesco Gunter Demnig con le sue "Pietre d'inciampo" (in tedesco Stolpersteine).Le "Pietre" sono poste in diversi paesi europei in memoria dei deportati nei campi di sterminio tedeschi.Per Demnig la memoria consiste in una piccola targa d'ottone della dimensione di un sampietrino posta davanti alla porta della casa in cui abitò il deportato, sulla quale sono incisi il nome della persona,l'anno di nascita,la data e il luogo di deportazione e la data di morte,se conosciuta,per ricordare chi si voleva ridurre soltanto a un numero.Un inciampo non fisico,dunque,ma visivo,mentale,proustiano quasi,per "obbligare" a far fermare e a far riflettere chi vi passa vicino.Ecco.Riflettere,non tanto ricordare è il verbo da usarsi.Fermarsi,rifletterci,pensarci.Ed invece continuiamo a "camminare"nelle nostre vite.Evitando accuratamente di "inciampare" nella Memoria.Evitando di riflettere,di pensare anche solo per un pò su quello che l'Uomo è stato.

26 gennaio 2014

SENZA DIFESA,SENZA DIRITTO

 Per il Procuratore Capo di Milano,Edmondo Bruti Liberati è "solo" un "atto dovuto" quello dell’apertura dell’inchiesta per corruzione di testi e falsa testimonianza a carico di Berlusconi dei suoi avvocati e di tutti i testimoni a favore della difesa nei processi Ruby 1 e Ruby 2.In realtà è qualcosa di molto,ma molto diverso.E di più grave.Perchè questo "atto dovuto" non riguarda solo le vicende personali dello stesso Berlusconi,degli avvocati Longo e Ghedini,delle olgettine e di tutti gli altri indagati,ma solleva una questione che riguarda indifferentemente tutti i cittadini:quella della tendenza crescente alla limitazione del diritto alla difesa attraverso il ricorso sistematico alle incriminazioni per falsa testimonianza.Ci vuole molto nel capire l'intimidazione dell’“atto dovuto” a cui ha fatto riferimento Bruti Liberati?
Non è bastato che nei vari processi a carico di Berlusconi decine di testimoni chiamati dalla difesa sono stati sistematicamente "tagliati" dai Tribunali su richiesta dei vari PM.Adesso i testimoni a difesa vengono imputati.E quanti testimoni avranno adesso la forza di confermare le loro deposizioni di fronte alla prospettiva di subire pesanti condanne?E quante  ritrattazioni, correzioni,smentite,rettifiche delle testimonianze ci saranno adesso per paura di sanzioni ingiustificate?E il semplice cittadino imputato(non solo Berlusconi)potrà vedere tutelati i suoi diritti da un avvocato che a sua volta temerà di essere imputato?.E il "giusto processo" sarà ancora "giusto"?No.Adesso non avrà più senso l’art. 24 della Costituzione che prevede il diritto di difesa come diritto inviolabile dell'individuo.L’Uomo di Kant era il fine ultimo al quale tende tutto il sistema di valori e principi costituzionali,che prevedono gli strumenti ed i mezzi per garantire l’uguaglianza, la libertà e la presunzione di innocenza.No.Adesso in Italia,nella terra di Beccaria,non più.Adesso qui,in Italia,questi principi sono travolti da un "atto dovuto".Da adesso,da oggi si apre una questione che non riguarda solo Berlusconi,ma la sorte del diritto di difesa di tutti i cittadini.E chissà se i giustizialisti e forcaroli di casa nostra,se le "tricoteuse" d'Italia capiranno che l'"atto dovuto" riguarda anche loro,riguarda tutti noi cittadini resi schiavi della Casta magistatuale,degli Dei dei tempi nostri.Queste sono le conseguenze esteme di un processo di sacralizzazione della magistratura avvenuto negli ultimi vent'anni.Le toghe sono state trasformate da amministratori di giustizia a depositari di verità assoluta ed incontestabile.Perchè nel loro delirio di onnipotenza i magistrati,come ai tempi dell’Inquisizione,come ai tempi di Torquemada,hanno voluto riaffermare che sono loro e solo loro a stabilire cos'è buono e cosa è male per questo Paese.La verità assoluta è la loro e non può essere messa in discussione,ma deve trionfare sempre e comunque. E così il diritto di difesa diventa reato di eresia da perseguire ad ogni costo.Anche con le imputazioni dei testimoni e degli avvocati della difesa.Ecco.Adesso l'imputato sarà senza difesa e lo Stato di diritto non avrà il diritto di esistere.

18 gennaio 2014

"ZIA PINA" E GLI ALTRI

Ottima media quella del Governo Letta.Su 9 mesi di governo ogni 2 un Ministro di Enrico si è dovuto "discolpare" per qualche scandaletto o per qualcosa di fatto o non fatto."A ciascuno il suo" scriveva Leonardo Sciascia.A (quasi) ogni Ministro il suo scandalo,verrebbe da dire.E se scandalo non ci fu,ci sono comunque state una serie di liti da comari tra parecchi Ministri,come quella Saccomanni-Carrozza,autori del grottesco spettacolo dei 150 euro tolti prima,restituiti poi agli insegnanti.
Proviamo a ricordarne solo qualcuno di questi "scandaletti" o "infortuni".
In principio fu Josefa Idem,l'ex campionessa olimpica che Letta aveva nominato come ministro per le Pari opportunità.Nemmeno 2 mesi e Josefa fu costretta a dimettersi per aver evaso Ici e Imu su una sua abitazione.Subito dopo esplose il caso Shalabayeva,la moglie del dissidente kazako Ablyazov.La donna venne fermata,con la figlia di 6 anni,dagli agenti della questura di Roma per possesso di passaporto falso.Madre e figlia vennero imbarcate su un aereo e rispedite in Kazakistan.Il marito si appellò al premier Letta che revocò l’espulsione.Ma la frittata era ormai fatta.Per questa vicenda pagò per tutti,con dimissioni "indotte",il capo di gabinetto del ministro dell’Interno Angelino Alfano.Non pagarono,invece,né il vicepremier Alfano (che anzi si difese in parlamento dicendo che i funzionari del Ministero non gli avevano detto niente,figuriamoci)né il ministro degli Esteri Bonino anche lei caduta dalle nuvole.
E poi venne lo scandalo di Annamaria Cancellieri,lo scandalo di "Zia Pina"(come viene chiamata per quel bonario faccione da brava zietta così tanto premurosa verso i suoi nipotini.Il fatto è,però,che"Zia Pina" più che per i nipotini fece "qualcosa"per i Ligresti,suoi amici di famiglia."Il Fatto Quotidiano" pubblicò le intercettazioni telefoniche nelle quali la "Zia" rassicura Gabriella Fragni(la compagna di Ligresti)sul suo impegno a scarcerare Giulia Ligresti,in galera per bancarotta fraudolenta.E scoppia il finimondo.In quel caso "Zia Pina" si impegnò parecchio per i suoi consolidati rapporti di amicizia con i Ligresti e fors'anche perchè il figlio di "Zia Pina" aveva lavorato,con incarichi ben retribuiti,proprio alle dipendenze dei Ligresti.Ma come Alfano e Bonino,anche Zia Pina rimane  al  suo posto.Chissà se i tanti altri detenuti delle carceri italiane potranno mai sperare in cotanto interessamento.
Adesso è arrivata Sua Signoria Sannita,Nunzia De Girolamo,Ministro dell'Agricoltura in quota Ncd e consorte di Francesco Boccia,dirigente del Pd.Pare che Nunzia abbia fatto parecchie pressioni sul direttore dell’Asl di Benevento per far dare l'appalto del bar dell’ospedale "Fatebenefratelli" a suo zio,per fare del bene allo zio,insomma.Senza contare  tutto il "bene" che Nunzia ha fatto ai suoi "amici" beneventani "chiamati" al Ministero dell'Agricoltura con tanti incarichi,tutti ben retribuiti.Incarichi per tutti:per il suo ex fidanzato fino all'autista che la scarrozzava per la provincia di Benevento.
Ma per un Ligresti che esce da casa Cancellieri,c'è un Ligresti che entra in casa Alfano.E difatti,come risulta da un'intercettazione,pare che Angelino si sia rivolto ai Ligresti per far dare una casa in affitto a suoi "amici".A prezzi stracciati,ovviamente.
Insomma,un continuo "Letta-gate" il governo di Enrico,il quale,oltre che pensare all' "amico" Renzi,deve pensare anche a mettere più di una pezza in qualche pezzo del suo governo.Certo,Enrico è uno con le "Iron Balls",che le "Balls" ce le ha d'acciaio.Ma se continua così anche le sue balls saranno presto "broken".Come "broken" sono già quelle degli italiani che del suo governo si sono proprio rotti,caspita se si sono rotti.

11 gennaio 2014

IL NUOVO ANZI L'ANTICO




Enrico Letta ne è convinto:“Nel 2013 si è affermato il nuovo,s'è affermata una generazione di quarantenni senza precedenti nella storia repubblicana".Renzi,poi,si ritiene l'avanguardia del "nuovo" con le sue "rottamazioni".Ed Alfano pensa di aver cambiato la cifra della qualità politica italiana perchè s'è tolto di torno Silvio.In realtà,al di là dell'anagrafe,niente di nuovo sotto i cieli politici d'Italia.Anzi."C'è del nuovo oggi nel sole,anzi d'antico"avrebbe detto il Poeta.Molto d'antico c'è nei metodi dei tre ragazzotti:c'è aria di vecchia Dc,c'è tanto vetero post democristianume in tutti e tre i personaggi.I loro sono i comportamenti di scuola scudocrociata che continuano a sopravvivere nella Seconda Repubblica.Se li vedi sembrano ognora in angosce ed in ambasce per le sorti di questo Paese.Perchè solo al bene del Paese loro pensano.Salvo poi fare come faceva la cara,vecchia "Balena" pronta ad accogliere le istanze dei suoi "clientes"(massacrando il debito pubblico).
Ciascuno dei tre ha le sue peculiarità.Letta è un campione della logica democristiana.Regali clientelari imbucati di soppiatto nei provvedimenti,annunci mirabolanti che tali rimangono,le prediche sulla tenuta dei conti,la continua esposizione del nulla,il tirare a campare senza scontentare nessuno.Se non sono i metodi di Andreotti questi ditemi che cosa sono.
Alfano è uomo di "buona volontà"."Bisogna" riorganizzare la burocrazia."Bisogna" ridurre la pressione fiscale(del resto quelli di Ncd non sono al governo per fare le "sentinelle" antitasse?).Ed ancora."Bisogna" ridurre la disoccupazione.Insomma Angelino vuol proprio cambiarla l'Italia.Se però gli chiedi quali sono le proposte concrete che intende fare,lui,giustamente,si prende un pò di tempo.Deve sentire prima Giovanardi e Schifani.E acquisire i "fondamentali" pareri di Beatrice Lorenzin e di Nunzia De Girolamo.
Renzi,invece è davvero il nuovo.Sì,il nuovo Lapalisse,il trionfo dell'ovvio,delle frasi fatte,dei luoghi comuni,delle operazioni da "piacione"dietro cui si nascondono contenuti pochi ma confusi.Perchè di contenuti ne ha davvero pochini,Matteo.E con lui tutti i componenti della sua segretaria,che in 15 giorni hanno fatto una serie di figuracce che manco Fantozzi ci sarebbe riuscito.E con quella (tanta)spocchia che si ritrova ma con indubbia abilità comunicativa,il Sindaco fa sembrare cosa seria anche roba come il Jobs Act.Un ammasso di dichiarazioni d'intenti,di ovvietà catalanesche,del tipo:meglio avere un lavoro superpagato che non avere nessun lavoro.Renzi pare non sapere mai niente.Si indigna difronte a vicende come il Decreto "Salva Roma",zeppo di regalie,oppure difronte all'ignobile vicenda dei 150 euro che il Governo chiedeva indietro agli insegnanti.E s'indigna davanti ai regali elargiti ai gestori di slot-machine o alla confusione nella tassazione sulla casa.Ma s'indigna solo "dopo" aver visto tali magagne finire sui giornali.Ma prima dov’era?O è solo un segretario-fantoccio al quale il Pd nasconde le cose?E lo sa che il Pd di cui è segretario è al governo?
In fondo i tre fanno anche un pò pena.Quasi quasi fanno rimpiangere quei marpioni diccì della prima Repubblica.Perchè di Letta,Alfano,Renzi,se ne parla solo "de relato":"Il nipote di...""Il figlioccio politico di...","il Sindaco di Firenze".Tutto qui.Mai azioni "proprie" degne di nota.Non è che la "nuova generazione" abbia prodotto chissà cosa.Del resto quando uno vale niente per niente vale considerarlo.E così t'accorgi che sono solo comparse.Uno fa il cameriere negli alberghi di Bilderberg;un altro frequenta(va) i salotti di Arcore,un altro ancora chiede di essere ricevuto dalla nobiltà fiorentina o va a comprare le scarpe da Mr. Todt's.Per il resto vale proprio la battuta di Renzi su Fassina.Letta chi? Alfano chi? Renzi chi? 

05 gennaio 2014

PANE E MARIJUANA

 

Dal 1° gennaio negli Stati Uniti,nello Stato del Colorado,sono stati aperti i primi negozi autorizzati a vendere la marijuana a chiunque abbia più di 21 anni.Migliaia di persone sono rimaste in fila per ore e ore per comprare legalmente la marijuana.E da ogni parte d'America, da posti lontanissimi è arrivata tanta gente,perché,come aveva scritto il giornale locale Denver Post, il numero dei negozi autorizzati già dal 1° gennaio e la quantità disponibile di marijuana erano per il momento piuttosto limitati.Il Colorado è il primo stato americano ad autorizzare la vendita di marijuana per scopi,diciamo così,“ricreativi”,oltre che terapeutici.Per tante ore,scrive sempre il "Denver Post",si è protratta l'attesa della gente in coda in attesa dell’apertura dei 37 negozi autorizzati.
Chissà perchè nel leggere questa notizia mi son venute alla mente altre scene,altre cose,altri fatti.E soprattutto altre immagini.Le immagini della gente che durante la seconda guerra mondiale faceva la fila,nelle città,per avere del cibo,scadente,ma del cibo per far vivere e sopravvivere le proprie famiglie,gli anziani,i malati,i bambini,soprattutto.Sì,perchè si faceva la fame in Italia,durante la tragedia della seconda guerra mondiale.L’alimentazione degli italiani era regolata dalle cosiddette "tessere annonarie" da tutti chiamate le "tessere della fame".Colori diversi per le differenti fasce d’età:verdi per i bambini fino a otto anni,azzurre dai nove ai diciott’anni,grigie per gli adulti.Quelle tessere segnarono la vita di grandi e piccini per un lungo periodo,tutti gli anni della tragedia bellica.Il cibo quotidiano veniva distribuito da quei rettangoli di carta che gli uffici municipali dell’annona fornivano ogni 2 mesi,uno per ogni membro della famiglia.E guai a smarrirli,pena il digiuno.
Era la conseguenza del regime di autarchia imposto dallo Stato fascista. Razionamento,per la pasta nera,che a cuocerla diventava come colla,e razionamento per la carne-non il vitello o il manzo figuriamoci-ma carni di pecora e di capra,dure come la pietra.In simili condizioni non poteva non prosperare il mercato nero,il giro del contrabbando che divenne da subito una piaga sociale.E con la guerra e con il contrabbando c'era chi si arricchiva e chi era costretto a perdere tanto,talora tutto,pur di campare.C'erano gli illeciti arricchimenti dei furbi sulla pelle della povera gente.La quale fu costretta a vendersi di tutto:ori di famiglia,panni di corredo persino mobili di arredamento,armadi,comò, cristalliere,sedie per racimolare qualche soldo da spendere al mercato nero.Con gioia dei contrabbandieri che accumularono ricchezze,gonfiandosi oltre misura i portafogli.Eduardo De Filippo,nella sua commedia "Napoli milionaria" rappresentò drammaticamente ma realisticamente quei giorni di ordinaria tragedia.Ora la fila si fa per acquistare non il pane ma la marijuiana.E senza tessere annonarie.
Niente,null'altro voglio dire,null'altro voglio aggiungere.Voglio solo tornare a guardare le fotografie della gente che si accalca presso i negozi americani per acquistare marijuiana.E poi voglio tornare a guardare quelle foto un pò sfocate,in bianco e nero,della gente che durante la guerra si accalcava presso i panifici con la tessera annonaria,con la "tessera della fame" in mano.